martedì 11 gennaio 2011

la teoria comportamentale e l'eiaculazione precoce

Vi propongo una lettura sulle problematica dell'eiaculaizone precoce in cui si evidenzia l'utilità della metodologia comportamentale nella cura di questo disturbo.

".....La mancanza di una definizione univoca dell’eiaculazione precoce e la scarsa chiarezza circa la sua strategia non ha però impedito lo sviluppo di diverse strategie d’intervento mirate ad incrementare la latenza eiaculatoria ed il controllo. Quelle predominanti sono certamente le terapie comportamentali, meglio se affrontate in coppia e quelle farmacologiche; delle altre non vi sono alcune prove di efficacia. Nelle terapie sessuali comportamentali si insegna all’uomo, meglio in terapie di coppia in cui la compagna è presente e partecipante, tecniche specifiche. La compartecipazione della partner ha effetti indiretti non solo sul trattamento della componente ansiosa di entrambi i partner, ma anche sul fatto di tenere in giusta considerazione la sua soddisfazione sessuale che conseguentemente al problema del maschio si presenta.

Non si vuole quindi condannare l’utilizzo del farmaco, ma ci sembra inopportuno indicarlo come panacea di ogni male, perché non solo impigrisce il clinico nella ricerca dell’etiopatogenesi di disturbo studiato da molti anni ma ancora lontano da una definizione etiologica chiara, ma impedisce anche una più completa comprensione del problema e quindi il suo trattamento in toto, quindi come problema oltre che personale, di coppia.---"


Intero articolo dall'Osservatorio Psicologia nei Media

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